CHE FINE HA FATTO IL LONFO?

Vaterca l'Usco se gluisce il Nescomentre – sappiamo – il Lonfo non può farlo,e voi restate affràmici all'innescodel bletorèscio asmatico di Ciarlo. (Barigattava il Lonfo sotto il pescomentre soffiava il biego al sol chiamarlo,asciugando lupigna e ammargellesco,per questo l'Usco protestò col Nesco.) Bletoresciando Ciarlo scama il terodel Fosco Maraini insuperato;agli altri di sentir non sembra… Continua a leggere CHE FINE HA FATTO IL LONFO?

Mamma, è la febbre che m’ha suggerito…

Buona giornata al timbrator scortese,alla vecchia sottana del visconte,a chi solitamente fa le spesedell'acqua che tracima sott'il ponte.Auguro un giorno pieno di sorpresea Catullo, Virgilio e Senofonteauguro loro di narrar le impresedi quel traghettator detto Caronte.E sia questa domenica propiziaagli amici di sempre ed ai nemici,per quel che costa dò la liqueriziaanche a chi mi… Continua a leggere Mamma, è la febbre che m’ha suggerito…

L’impiccione

Ho fatto un sogno questo pomeriggiosonnecchiando sdraiato sul balconeho visto un cielo azzurro e non più grigioe gente onesta e nemmen' un mascalzone. Ho sognato un bel gioco di prestigioda fare con le carte ed un borsoneestrarre gli assi e non turbar Remigiolasciando in borsa titoli e ragione… Mi son svegliato mentre il mio vicinoRemigio,… Continua a leggere L’impiccione

Tautopoesia della SACCA SCUCITA

Nonsense Tautogrammato in S Si sta sereni, (sì, sotto sotto, seri)si stride si sberleffa si sbeffeggia,sperando sempre (si, si sa, si speri!)sgommando sulla strada siamo scheggia.Se sono stufo son spesso sconfittoscuote suono soverchio se spareggia.Scavalco selve, sterrati, se slittoscivolo sempre, scommetto, svanisco,scortico serpi, separo soffritto;spreco salami, salsiccia scherniscoseduto scomodo sporco salottospreco salami se strutto sbiadisco?suscito… Continua a leggere Tautopoesia della SACCA SCUCITA

Rime ostinate

Nonsense con rime ostinate in "ico" Nel quadriportico dell'astrochimicosi scioglie il cantico del capocomicoche inneggia al trittico nel patronimico. Sussulta il lessico sfottendo il chiericomentre il riccone nel superatticofrantuma il manico del palcoscenicoe tiene in bilico con un elasticotutto lo strascico del geroglifico. Adesso mastico cibo fantasticotesoro autentico che in bocca barricoe dalla gioia quasi… Continua a leggere Rime ostinate

MEDICI BISETTRICI E COTANGENTI

Nell'Oltrepo Paveseil medico condottoproviene da un paesechiamato Marzabotto.Nelle terre toscaneil medico per vezzoguadagna il proprio paneabitando ad Arezzo.I medici d'Italia giocano a bigliardinocoi medici austroungaricima l'arbitro è cretino.Non farmi il panegiricodel santo pellegrinoché l'acido solforicocorroderà l'uncino.Carichi di equinozi,stracolmi di solstizivoliamo verso spaziprivati d'interstizi;poi ci assale la noiaal ritorno del ventonegandoci la gioiadel minimo lamento. Distribuisco… Continua a leggere MEDICI BISETTRICI E COTANGENTI

LESSICO ITTICO

Nel rostro poderosodell'aquila sovranas'affanna bellicoso com'orso nella tanaun salmone pescatoa Cuba, nell'Avana. Il pesce ha balbettatofonemi assai pazzeschisermone esasperato discorsi salmoneschi,Adesso è preoccupatoche la balbuzie inveschi il suo parlar cablato.L'aquila non s'è accortadel canto balbettato deposto ha nella sportala carne evisceratae la gonnella corta. È tutto inutiletutto è banalela vita è futilee a niente valecercare… Continua a leggere LESSICO ITTICO

Nonsense da Aiace ad Ercole

Se Aiace l'atrocesi tace e non dicechi ha pace ne adducedi brace alla dura cervice.Dispiace alla pia direttricel'amore di Bice, capacedestando Euridice,di togliere il sonno al rapace.La quercia si slacciariempiendo stanzucce,ci mette la facciad'un salice ciecoche tutto arrossisce.Qui nasce l'angoscia,si pasce l'ambasciache il riso impedisce.Ricresce l'erbaccia,e il fumo svaniscela rosa fioriscenel mentre, vorace,Farnacetre pesci lambisce;la… Continua a leggere Nonsense da Aiace ad Ercole

Non-Sense della fine d’aprile

Quanto ferisce il core la clausura!Ti sbianca la cunetta e pure il dossoti mette nella tasca la paurad'uscir di casa e di saltare il fosso.Ma l'aria è dolce e i fiori son cortesi:spandon l'olezzo per le vie del borgoe sfidano i più vecchi e i meno tesiad uscir fuori. E pure io m'accorgoche con la… Continua a leggere Non-Sense della fine d’aprile

Chiedo scusa a D’Annunzio

La Pioggia là sul greto Zitta! I guscidell’uovo non sodomi sporcan la bicie le mani; ma un chiodonell’acqua si muoveE par che qui sgoccioli. Un ragliolontano.Ascolta. Pioveed è primavera inoltrataPiove sulle nostre bicida corsa perse,piove sui tinigonfi di mostopiove e sul postoi vinigorgoglian bollentinei tinie nei fiaschi fetenti,piove su olive colteed arcane,piove sulle bananeignudesui peri… Continua a leggere Chiedo scusa a D’Annunzio