La camicarna del roman dignerca
molce di gruffa nel filoso frago
si che la calfa del prefurmasterca
scoppia, sferecchia e sbrucola nel lago.
In diffiringa muovesi e straberca
la gruffa rotta divenuta drago:
raggiunge al volo (ma che cosa cerca ?)
il prafoncello del Comun d’Assago.
Vanno i dubbeschi storgidi per via
contriti a desclavar la “Copurnaia”
mentre repargan come i filugelli,
di quei dubbesci stifidi, i fratelli!
Ah, suoni freddi della spramolaia
smeccate di spaffar l’anima mia!